Ranocchia a QS: "Non siamo più quelli dell' anno scorso, la rabbia sarà la nostra anima. E su Mazzarri..."

13.09.2013 18:34

Andrea Ranocchia ha rilasciato un' intervista esclusiva al Quotidiano Sportivo, ovvero l' inserto sportivo presente all' interno del Resto del Carlino. L' argomento principale è stata, ovviamente, la sfida bollente contro la Juventus in programma alle 18:00 nel pomeriggio di domani. Ecco le sue parole: 

Tre partite ufficiali e tre successi. Se lo aspettava un inizio così?

"Ci speravo, stiamo lavorando per questo. Siamo contenti, ma due vittorie su quaranta non sono nulla... la strada è lunga".

Mazzarri vi ha rivitalizzato, avete già assimilato i nuovi metodi?

"Non ancora del tutto. Lavoriamo insieme da soli due mesi e mezzo. Ma il mister mi ha stupito nella cura dei particolari. Solo nel settore giovanile avevo lavorato così meticolosamente."

Fanno bene dunque Marchisio e Buffon a dire che questa Inter è pericolosa perchè ricorda la Juventus del primo anno di Conte?

"La cosa che salta all' occhio è che non abbiamo le Coppe e dobbiamo sfruttare la cosa come un nostro punto di forza. Poi non so come lavorò quella Juventus e non so se ci sono grandi analogie. Spero però di ottenere gli stessi risultati."

Lei ha giocato sotto la guida di Conte ai tempi di Bari e Arezzo... Quanto sono simili lui e Mazzarri?

"Sono passati molti anni, Conte intanto è evoluto e ha cambiato modulo. Entrambi però ci mettono grande passione. Mi ricordo che Conte era un allenatore che non mollava. Come Mazzarri anche lui non getta mai la spugna".

Il tecnico Juventino però quest' estate l' ha cercata...

"Quest' anno, come lo scorso anno e come due anni fa (sorride ndr) ogni sessione di mercato si dice così. Ma alla fine resto sempre. Questa estate, seguendo ciò che veniva detto, avrei dovuto vestire una maglia diversa ogni settimana. Ma io non ho mai detto di voler andare via, nè la società mi ha invitato a lasciare".

Quindi punta al rinnovo?

"Dipende dalla società. Ho un contratto fino al 2015 e voglio restare, sto qua e ci sto bene".

Tornando alla partita... cosa ricorda di quella serata in cui l' Inter espugnò lo Juventus Stadium?

"La partenza choc: andare sotto di un gol contro quella Juve in quello stadio è stata dura. Poi siamo riusciti a ribaltare il risultato ed è stata un' emozione forte. Al ritorno invece fu un' altra storia. Loro erano lanciati verso lo scudetto, noi in difficoltà e da quella partita non siamo più riusciti ad esprimere il nostro gioco".

E il gap con la Juve divenne pesante e i gol subiti tanti...

"Si e mi rode ancora. Quest' anno siamo ripartiti con rabbia e voglia di riscattarci".

I risultati già si vedono: con la difesa a tre non avete ancora subito gol...

"Ho cambiato ruolo, gioco centrale e mi piace. Ma siamo più compatti. L' anno scorso eravamo troppo slegati".

Chi teme della Juve?

"Pirlo è ancora un grandissimo. Ha qualcosa in più degli altri".

E Vidal?

"E' sicuramente un grande. Ma la forza della Juve è il gruppo. Non ci sono prime donne".

La Juve comanda la classifica dall' Aprile 2012. Volete interrompere un' altra serie storica?

"Non credo nella Cabala e sarà dura. Ma speriamo, sono curioso di vedere a che punto siamo".