Mazzarri in conferenza: "Pochi due giorni per preparare una gara, sarà Turnover. E attenti al Cagliari..."

28.09.2013 23:44

Domani l' Inter dovrà rispondere al Napoli, e per farlo dovrà battere il Cagliari. Di questo si occuperà Walter Mazzarri, che si è presentato in conferenza un pò piccato per il poco tempo concesso ai nerazzurri per preparare al meglio il match di Trieste (la lega ha comunicato che quello sarà il luogo del match). Ecco le sue parole in risposta ai giornalisti presenti: 

C'è stato poco tempo per preparare questa partita?
"Se dico qualcosa che penso tranquillamente si dice che cerco scuse. Siccome voglio che la squadra faccia una grande partita, vorrei comunque in generale che ci sia più attenzione in queste cose perché non ho avuto nemmeno 72 ore per recuperare fisicamente". 

Come si concilia la continuità di rendimento schierando sempre gli stessi col turnover al quale ricorrerai domani?
"E' una bella domanda alla quale non so rispondere. Se qualche giornalista cerca di carpire le idee, in generale, oggi invece non ho potuto nemmeno dare le maglie. E' tutto in alto mare fino a domani mattina, devo ancora valutare. La crescita di squadra deve comunque esserci, voglio cambiare il giusto considerando che Jonathan era stanco, Cambiasso con la Fiorentina era sfinito, voleva il cambio e ho fatto Jonathan. Domani aspetterò fino all'ultimo, anche Palacio e Alvarez sono stanchi. Devo valutare e capire, a livello di sensazioni, la squadra che mi dà più garanzie. In più, dovrò valutare altri aspetti come l'organizzazione della fase tattica di coloro che hanno giocato meno. Loro lavorano in 22, facendo i doppi ruoli. Ci sono quelli che devono capirlo meglio". 

Alla luce della stanchezza e delle caratteristiche del Cagliari, è la partita più difficile?
"E' difficile per tutte le cose elencate fino ad ora, e non ho parlato degli avversari. Loro hanno un allenatore importante, dei calciatori di ottimo livello e di buon livello. Se non stiamo attenti, questa partita può essere la classica buccia di banana nel momento dell'euforia. Fino ad ora questa partita la palpo male". 

La formazione non la dai mai, ma è arrivato il momento di schierare Kovacic?
"Lui è l'unica certezza che ho. Kovacic domani giocherà da titolare. I ragazzi hanno capito subito che guardo il campo, chi rende difficilmente lo tolgo a parte dei momenti come adesso, di turnover. Solo così cambio la mia scelta tecnica. Mateo invece ha perso il treno per infortunio, altri hanno portato avanti la squadra. E' rientrato, a Catania si vedeva che era indietro, due volte è subentrato facendo bene soprattutto con la Fiorentina e merita di partire dall'inizio. E lui dovrà dimostrare di fare meglio degli altri". 

In Lega Calcio avete protestato? Cosa vi hanno risposto?
"Questo non lo so, ma questi input devono essere costruttivi. E' successo, non fa nulla, ma dalla prossima volta non deve succedere. Non voglio che sia un alibi, ma per rendere corretto il campionato bisogna fare attenzione a queste cose. La Fiorentina che ha giocato di giovedì e gioca lunedì, il Cagliari ha giocato mercoledì e gioca domenica, noi invece domenica alle 15". 

13 punti in 5 partite. E' sicuramente soddisfatto, ma è anche stupito?
"Quando inizia un percorso cerco di dare tutto me stesso, senza pormi problemi. Giochiamocela. Senza fare calcoli. L'ho sempre detto sin dal primo giorno, e questo per coerenza mi va riconosciuto. Ho voluto rivitalizzare tutti i calciatori che c'erano". 

Quanto sarebbe difficile rinunciare a Cambiasso?
"Lui è fondamentale nel mio ruolo, e se dovesse esserci sarebbe al 50-60% di come ha fatto con la Fiorentina. Al suo posto potrebbero giocare Kuzmanovic o Taider, anche se ultimamente ha fatto la mezz'ala. Il primo potrebbe essere più portato a giocare lì". 

 

Rocchi, l'arbitro, vi incute timore?
"No assolutamente, non voglio parlare di queste cose. Questo tema non mi riguarda".